POLITICA COME “ATTO D’AMORE”: PERCHÉ DON LUIGI STURZO “BEATO” - di Gian Paolo Vitale
Don Luigi Sturzo è stato un prete scomodo e un politico scomodo”, sostiene il Postulatore della causa di beatificazione di Don Luigi Sturzo, giunta alla chiusura ufficiale della fase diocesana (cerimonia venerdì 24 novembre, Vicariato di Roma, Sala della Conciliazione, San Giovanni in Laterano).
“Il lavoro più difficile e tentatore per un cristiano è quello della politica”, ha detto Konrad Adenauer. Insomma sulla via che conduce alla “santità” la politica rappresenta più un ostacolo, un macigno, che non una… spintarella e il sacerdote di Caltagirone ne avrebbe da raccontare, in aggiunta ai suoi scritti (pubblicati o ancora raccolti nell’archivio dell’Istituto Sturzo) e a quanto su di lui si è detto e scritto e studiato.
Intervista a Giovanni Palladino su don Luigi Sturzo
Sono quattro le cause di beatificazione in corso per uomini politici italiani: Alcide De Gasperi, Giorgio La Pira, Luigi Sturzo e Aldo Moro. Il 24 novembre prossimo il processo in essere per don Sturzo giungerà al primo importante “traguardo” della chiusura positiva della fase diocesana, ossia della fine della lunga istruttoria svolta dal Tribunale del Vicariato di Roma. Da quel momento la causa di beatificazione passerà per il giudizio finale alla Congregazione Vaticana per le cause dei santi presieduta dal Card. Angelo Amato. Lo ha annunciato il 23 settembre scorso Mons. Francesco Maria Tasciotti, Giudice Istruttore del suddetto Tribunale, in un convegno promosso dalla Diocesi e dal Rotary di Caltagirone sul tema: “Don Luigi Sturzo figlio di Caltagirone e gloria d’Italia”.
La causa è stata promossa più di 15 anni fa dal Centro Internazionale Studi Sturziani, allora presieduto da Giovanni Palladino, figlio dell’esecutore testamentario di don Sturzo (l’economista Giuseppe Palladino, scomparso nel 1994), e ora Segretario Generale di SERVIRE L’ITALIA (Movimento Sturziano), una Associazione di cultura politica.
Don Luigi Sturzo un maestro per l’Italia di oggi e di domani - di Marco Vitale
Nel processo della propria autoformazione, ciascuno finisce per scoprire da sé i suoi maestri. Io ho finito per sceglierne soprattutto tre: Luigi Sturzo, Adriano Olivetti, Carlo Cattaneo. Tre personalità molto diverse tra loro: un grande pensatore e politico; un grande imprenditore; un grande economista-sociologo. Tutti e tre nei decenni scorsi sembravano sempre più accantonati. Ma negli anni più recenti tutti e tre, e soprattutto i primi due, sono stati oggetto di una intensa riscoperta.